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Operazione Multiservizi-Estra,
i sindaci dicono sì
all’affare da 42 milioni

AZIENDE – Il progetto è passato al voto dell'assemblea dei sindaci nonostante le proteste del M5S e l'esposto alla Corte dei Conti. La provincia di Ancona sarà quarto socio del colosso toscano insieme a Prato, Arezzo e Siena con una quota del 10%. Il controllo delle reti del gas tornano a Multiservizi

Lo schema delle partecipazioni tracciate dalla società di revisione Audit Smart Alliances, chiamata da Multiservizi a dare il suo pareredi congruità finanziaria

 

Operazione gas, i sindaci soci di Multiservizi approvano lo scambio di quote con i toscani di Estra. A maggioranza è stata approvata ieri mattina dall’assemblea dei 44 Comuni soci di Multiservizi l’affare delle holding di servizi pubblici. Multiservizi cederà la quota di maggioranza del 55% della società del gas Edma, in cambio otterrà dai toscani il 10% del gruppo Estra. Una partecipazione valutata dal valore di 42,4 milioni di euro, che farà della provincia di Ancona il quarto socio dopo Prato, Arezzo e Siena dell’operatore toscano dell’energia, uno dei primi dieci gruppi italiani del settore con 530mila clienti in tutto il centro Italia e un fatturato annuo di 839 milioni di euro. L’operazione è finita sotto accusa da parte del M5S e delle forze di sinistra, tra cui Sel e Prc, perché vista come una manovra speculativa finanziaria (Estra si quoterà in borsa) pagata dai beni pubblici dei cittadini. Il M5S di Ancona ha presentato un suo esposto alla Corte dei Conti per segnalare la mancanza dei pareri dei revisori dei conti del Comune di Ancona all’intero scambio di quote, il dubbio circa l’imparzialità del calcolo del valore economico delle quote di Estra e infine ricordando che la legge Madia impone restrizioni all’acquisizione di partecipazioni ai Comuni, anche indirette. Per Multiservizi invece, la partecipazione in Estra porterà dividendi e rafforzerà la holding pubblica anconetana. La novità è che il 60% di Edma Reti Gas, società controllata da Edma, resterà in mano a Multiservizi, che quindi non lascerà la proprietà delle reti del gas di 15 Comuni della provincia, tra cui Ancona e Senigallia. “Il territorio della provincia di Ancona, rappresentato dalla Multiservizi, potrà quindi diventare il quarto socio del colosso toscano dell’energia insieme alle società Consiag, Coingas ed Intesa, riconducibili rispettivamente ai comuni dell’area pratese, aretina e senese – si legge in una nota dell’azienda -. Prima dell’ingresso in questa importante compagine energetica, Multiservizi acquisirà il controllo diretto di Edma reti gas, la società che gestisce le reti e gli impianti del gas in quindici Comuni del territorio anconetano raggiungendo una partecipazione al suo capitale di circa il 60%. La partecipazione in Estra, uno dei maggiori player energetici del nostro paese, consentirà a Multiservizi di avere un ruolo attivo nella definizione delle linee strategiche sulla distribuzione del gas e disporre conseguentemente dei necessari elementi informativi e di valutazione. L’operazione crea, inoltre, le condizioni affinché Multiservizi possa contare sul flusso finanziario dei dividendi necessario a realizzare gli investimenti nel servizio idrico indispensabili all’equilibrio ambientale del territorio – conclude la nota -. In seguito allo sviluppo conseguito nell’area del Medio Adriatico negli ultimi quattro anni di gestione congiunta, Estra ha deciso di realizzare ad Ancona la sua quarta sede territoriale, investendo nuove risorse nel nostra provincia e sostenendone la crescita occupazionale”. Ai toscani di Estra Energia (società controllata da Estra) era già stata ceduta la maggioranza di Prometeo, l’azienda anconetana di commercializzazione e vendita del gas. Multiservizi, cedendo Edma, passerà dunque ai toscani il 40% di Edma Reti Gas, il 49% di Aes Fano e il 36,7% di Sig (Società intercomunale gas che opera in tre Comuni abruzzesi per la distribuzione del gas), oltre alla sede di via Trieste ad Ancona dal valore di 750 mila euro, licenze per 99mila euro, crediti verso Edma/Edma Reti Gas per 1,8 milioni di euro e altri crediti per 930mila euro.

Operazione Multiservizi – Estra, il M5S presenta l’esposto alla Corte dei Conti

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