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Ponte chiuso, fine della protesta:
gli operai della Baldini escono
dal Comune di Camerano (Video)

PROTESTA - Dopo un pomeriggio di trattative con il sindaco Annalisa Del Bello, determinante è stato l'incontro con il titolare dell'azienda. Gli operai hanno deciso di accantonare la protesta e di smobilitare il presidio di palazzo comunale in attesa dell'incontro di mercoledì prossimo con il governatore Ceriscioli
Camerano, palazzo comunale: la protesta all'ultimo piano degli operai della Baldini

La protesta degli operai affacciati alla finestra del Comune di Camerano. Sono arrivati sul posto anche i vigili del fuoco

Aggiormento ore 18.20 Il presidio dei lavoratori all’ultimo piano del municipio di Camerano, si è sciolto poco fa, grazie all’intervento del titolare dell’azienda, Sandro Baldini che ha garantito sostegno al suo personale. Anche l’imprenditore, mercoledì prossimo, parteciperà all’incontro con il presidente della giunta regionale. “Siamo abbastanza provati – hanno commentato i 10 operai asserragliati per ore a palazzo comunale – e se non ce ne fossimo andati da soli ci avrebbero fatto sgomberare con la forza. Vogliamo però essere fiduciosi: speriamo che la nostra protesta sia servita a far muovere qualcosa”. Domani li aspetta il lavoro nei diversi cantieri dell’azienda.

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Aggiornamento  ore 17.50  – Il sindaco Annalisa Del Bello sta continuando a mediare e a dialogare con i manifestanti per convincere gli operai della Baldini a smobilitare la protesta, lasciando le sale del palazzo comunale occupate dal primo pomeriggio di oggi, in attesa di confrontarsi con il governatore Ceriscioli nell’incontro già fissato per la prossima settimana. “Abbiamo ottenuto un appuntamento per mercoledì mattina in Regione – dice la prima cittadina di Camerano-  Comprendo le ragioni degli operai ma se non collaboriamo tutti spingendo nella stessa direzione non riusciremo nell’impresa. L’incontro di oggi, per me,  è stato positivo: oltre al vertice in Regione per sollecitare il collaudo del ponte, è già fissato per fine novembre un nuovo tavolo istituzionale. Io sono qui in Comune dalla 7.30 di stamattina per seguire questa vicenda. Sto facendo il possibile ma ho bisogno della collaborazione di tutti. E’ inutile che la delegazione di operai resti in Comune a oltranza. Purtroppo i tempi del settore pubblico sono più lunghi di quelli del privato. Stiamo lavorando tutti per definire questa questione”. Gli operai non sembrano intenzionati a valutare un dietrofront. La protesta continua, per ora.

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Gli esiti del tavolo tecnico stamattina non sono stati risolutivi per la sistemazione del ponte sul’A14 chiuso ormai da 209 giorni (leggi l’articolo), e dalle 13 di oggi una decina di operai della ditta Baldini ha ‘occupato’ il Comune di Cameramo. “Siamo esasperati perchè anche oggi non è stato deciso niente. Ci hanno detto che convocheranno un nuovo tavolo il prossimo 23 novembre dove la società Autostrade porterà un progetto e direzione lavori, oltre al cronoprogramma – racconta Simone Paoletti si fa portavoce dei 10 colleghi di lavoro, gli altri sono impegnati a Camerino- Alle opere per la sistemazione del ponte dovrà contribuire economicamente in parte la Regione Marche, in parte la ditta Baldini. Stanno facendo di tutto per farci chiudere, ci stanno continuando a prendere in giro e abbiamo deciso di nostra spontanea volontà di restare dentro a questo palazzo comunale finché il presidente Ceriscioli non ci verrà a parlare o qualcuno non scriverà nero su bianco qualcosa che sblocchi questa assurda situazione. La nostra è una protesta contro la burocrazia e la politica, non contro il sindaco di Camerano, che è rimasta a parlare con noi e si sta dando da fare, Ha perfino accolto la richiesta di organizzare l’incontro di stamattina fatta dal consigliere Zaffiri della Lega Nord”.

Oltre al sindaco Annalia Del Bello anche l’assessore regionale Moreno Pieroni ha parlato per telefono con gli operai invitandoli a desistere. Ma non li ha convinti. “Ci dispiace molto di questa situazione – prosegue il portavoce degli operai in protesta – ci dispiace dover bloccare qui a palazzo comunale i carabinieri, la polizia municipale e i vigili del fuoco, ma ogni ora per noi è fondamentale mentre i tempi della politica sono lunghissimi. E’ passato tanto tempo, ci sono tante risorse impegnate per la rete stradale e siamo in un Paese civile, invece ci vogliono far diventare incivili. E’ bloccata anche la procedura per l’autorizzazione della nuova strada sul territorio di Osimo che costeggia l’Aspio per uscire dalla nostra azienda. Venti anni fa il Comune di Camerano ci ha fatto trasferire nell’area dove si trova l’azienda dopo una variante al Prg, adesso scoprono che il ponte non è a norma”.

(servizio aggiornato alle 18.20)

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