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La Quadrilatero non basta più,
per superare il sisma
si punta sulla strada dell’Appennino

INFRASTRUTTURE – Le riflessioni dell’ex presidente della Regione Gian Mario Spacca a margine di un incontro a Roma organizzato dalla Fondazione Aristide Merloni in collaborazione con il Censis

di Andrea Braconi

Nel 1997, quando le Marche vennero colpite da una lunga e devastante sequenza sismica, Gian Mario Spacca era assessore della prima Giunta guidata da Vito D’Ambrosio, diventando vicepresidente in occasione della seconda esperienza con l’ex magistrato e presidente tra il 2000 ed il 2005, per assurgere allo scranno più alto per ben due volte ed uscire di scena nel 2015, con la mancata rielezione con la sua lista Marche 2020.

Da sempre è forte il suo impegno per un implementazione delle infrastrutture nel territorio regionale, e ancora oggi non perde occasione per avanzare proposte e discutere di nuove soluzioni, come avvenuto di recente per le aree interne.

“Dopo il sisma del 1997 – ha commentato lo stesso Spacca – nacque l’idea del Quadrilatero del Terremoto, che poi divenne società Quadrilatero. Oggi quel progetto con la realizzazione della Pedemontana da Fabriano a Camerino (maxilotto2) va a completarsi”.

E dopo il terremoto del 2016, ha proseguito, “la Pedemontana potrebbe proseguire da Camerino ad Ascoli, collegandosi alla Salaria, realizzando la Strada dell’Appennino, che da Rieti giungerà fino a Cagli (attraversando anche Amandola, ndr)”. Un’idea, ha concluso Spacca, che la Fondazione Aristide Merloni “ha portato all’attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni”.

Una riflessione, quella dell’ex presidente, che trae spunto dalle affermazioni di Francesco Merloni in occasione della conferenza programmatica “Salvare l’Appennino”, svoltasi ieri a Roma ed organizzata in collaborazione con il Censis.

“Per riattivare le funzioni vitali delle aree terremotate e, quindi, dell’Appennino – aveva sottolineato Merloni – è necessario sostenere La strada dell’Appenino: Salaria-Pedemontana, ripercorrendo la via de Il Quadrilatero del Terremoto, inserito nella programmazione del Governo Nazionale nel 1999, poi concretamente realizzato”.

Salvare l’Appennino, la Fondazione Merloni presenta i suoi progetti

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