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Anno nuovo, il Comune
mette in conto 58 milioni di lavori

ANCONA – Approvato dalla giunta il piano delle opere pubbliche, ecco l'agenda delle “cose da fare” del 2018. Spunta la terza rotatoria a Torrette tra via Metauro e via Conca, un milione di euro per il sovrappasso dell'ospedale regionale, mutui per asfalti da 3,8 milioni di euro

Lavori in corso in via Conca, foto d’archivio

 

Come i buoni propositi per il nuovo anno che si esprimono al countdown verso mezzanotte di San Silvestro, la giunta Mancinelli ha approvato a fine anno il piano triennale delle opere pubbliche. E’ l’agenda di Palazzo del Popolo delle “cose da fare”: 58 milioni di euro di lavori pubblici solo per il 2018, che diventano la cifra monstre di 105 milioni di euro nel triennio fino al 2020. Di questi, solo una parte troveranno i fondi a bilancio: previsti mutui per 3,8 milioni di euro, soprattutto per portare avanti il piano delle asfaltature e dare continuità alle manutenzioni. Tutto il resto dovrà arrivare da alienazioni degli immobili, finanziamenti statali, bandi di gara vinti o capitali privati, come ad esempio la ristrutturazione del Mercato delle Erbe, che prevede un investimento di 2,5 milioni di euro a carico del futuro gestore. Ecco allora cosa è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche per il 2018. Spunta una terza rotatoria a Torrette lungo via Conca: dopo la discussa rotonda di via Tenna e la rotatoria dell’ospedale regionale, il Comune prevede di eliminare anche l’incrocio tra via Metauro e via Conca. Costo: 700mila euro. Sempre a Torrette, un milione di euro è stato inserito per il sovrappasso pedonale tra via Metauro e via Conca, in fase di progettazione. Altri 900 mila euro invece sono stati segnati per l’attraversamento pedonale di via Esino. Qui l’assessore Manarini aveva lanciato l’ipotesi allo studio di un sottopasso pedonale (leggi l’articolo). Per l’ex colonia Mutilatini di Portonovo, il Comune segna una spesa per riqualificazione di 1,5 milioni di euro, secondo il progetto avanzato dal comitato Portonovo per Tutti, sperando di intercettare entro aprile i fondi europei (leggi l’articolo). Importante anche la voce edilizia scolastica: il secondo stralcio della scuola Domenico Savio, atteso da anni, conta 1,7 milioni di euro, stessa cifra solo per l’adeguamento sismico della scuola Antognini, a cui aggiungere altri 800mila euro per le altre scuole comunali. All’ex Ipsia di via Curtatone spunta l’ipotesi di un nuovo polo bibliotecario e di attrezzature culturali per un totale di 6 milioni di euro: 2 milioni subito per la ristrutturazione, altri 4 milioni segnati in agenda nel 2019. Per l’attuale biblioteca Benincasa invece servono 500mila euro di manutenzioni. Al Passetto vengono destinati 120 mila euro per la sistemazione della pavimentazione del vialetto che conduce all’ascensore, davanti al bar Miramare. Alla voce impianti sportivi, la spesa più pesante è quella per la riqualificazione dello stadio Dorico: 3 milioni di euro, di cui 1 milione è indicato come investimento privato. Ma qui il progetto è ancora in alto mare, manca l’ok della Soprintendenza, nonostante il forte interesse del patron dell’Anconitana Stefano Marconi nel voler riportare a giocare i biancorossi nel cuore della città. Supera il milione di euro anche il budget previsto per la nuova piazza delle Palombare davanti a Cagnoni. Già tutti impegnati invece i finanziamenti vinti dal Comune con il piano nazionale delle periferie (leggi l’articolo): 4,2 milioni per il completamento dell’autostazione ex Verrocchio, 2,3 milioni per la demolizione e la riqualificazione in parco urbano dell’ex Birra Dreher alla Palombella, 800 mila euro per la nuova piazza del Crocefisso agli Archi, 4,9 milioni per la riqualificazione del quartierino ex Iacp di via Marchetti e 2 milioni di euro per la sistemazione di via Marconi. Allo stesso modo, è già prevista la spesa dei fondi europei per il waterfront assegnati dalla Regione: 2,2 milioni per la nuova illuminazione fronte mare dal molo nord a piazza della Repubblica, 841mila euro per la sistemazione di piazza Dante con la scalinata scenografica di Palazzo degli Anziani, 816mila euro per il percorso archeologico con il recupero degli scavi del porto traianeo, 100mila euro per il nuovo “urban center” al piano terra di Palazzo degli Anziani (leggi l’articolo), 140mila euro per una piattaforma di ricarica elettrica per auto e bici elettriche nel porto antico, infine altri 600mila euro per completare la sistemazione di Palazzo degli Anziani. Resta fuori dalla progettazione il Nautico, di cui per ora è certa solo la demolizione di palestra e laboratorio. Non solo impegni per il 2018, il piano triennale delle opere pubbliche vede anche alcuni rinvii: tra questi, viene posticipato ancora una volta la riqualificazione del mercato di piazza D’Armi. La spesa prevista di 4 milioni è segnata in agenda nel 2019 come “project financing”, ovvero da capitali privati.

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