Gli introiti della cena di solidarietà natalizia del Comune di Osimo ammontano a 1.500 euro e, come promesso, saranno impegnati per acquistare pacchi viveri per gli indigenti della città (leggi l’articolo). Altri 150 mila euro di fondi regionali, in questo 2018, saranno impegnati per l’attivazione delle borse lavoro già annunciate dal sindaco Simone Pugnaloni. Ma tra le novità che alzeranno il gradimento dei contribuenti, c’è l’abbattimento delle tariffe delle mense scolastiche per le fase più basse del reddito Isee. “E’ un atto di perequazione sociale – ha detto il sindaco democrat nella conferenza stampa di fine anno – Chi ha di più, deve donare agli altri. Noi siamo un’amministrazione comunale di centrosinistra”. L’amministrazione comunale ha messo a punto anche il piano delle alienazioni degli attuali alloggi di edilizia popolare che appartengono al Comune di Osimo (leggi l’articolo). “Dalla stima fatta dall’Erap per nostro conto, – ha aggiunto Pugnaloni – emerge che si possano vendere un trentina di alloggi per incassare circa 700 mila euro a destinazione vincolata che il Comune potrebbe investire in nuovi appartamenti di edilizia popolare o agevolata”. Sembra in via di definizione il ‘pasticcio’ degli accertamenti Tari (leggi l’articolo) . “Dopo le polemiche delle scorse settimane, molte aziende si sono messe in contatto con Astea per la verifica dei dati. – ha chiarito il sindaco – E’ un adeguato confronto che non si poteva fare prima, perché era in corso un attività ispettiva. Adesso invece che si è conclusa, stiamo verificando se l’attività è stata fatta bene o male”.
Nel coros dell’incontro stampa il primo cittadino di Osimo ha speso parole anche per la vendita di Astea Energia alla Sgr di Rimini (leggi l’articolo)“il cui ricavato per Osimo è stato di 4 milioni di euro speso per investimenti sul territorio di Osimo mentre sono stati messi a riserva 11 milioni di euro per lo sviluppo futuro di Astea. – ha puntualizzato il sindaco – Astea sta inoltre facendo una politica di aggregazione nell’Ato 3 avendo il maggiori numero di utenti per trovare un equilibrio con le altre aziende”. Ha poi difeso il progetto di lavorazione di rifiuti organici contestato dalle minoranze in consiglio comunale (leggi l’articolo). “Sarà utile per produrre biometano che avrà redditività milionaria per i bilanci di Astea – ha anticipato Simone Punaloni – Oggi i nostri rifiuti organici vengono smaltiti a Padova e a Venezia con un costo di 130 euro a tonnellata. Domani li gestiremo a due passi da casa in un impianto di proprietà di Astea. Questo si tradurrà in tariffe minori per il conferimento, e recependo rifiuti organici da altre parti della regione avremo oltretutto una redditività che aumenterà nel corso degli anni”.
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