Il sindaco di Osimo rassicura l’imprenditore Pier Stefano Gallo Perozzi, nipote della contessa Ida Gallo sul destino che attende l’ex Muzio Gallo. La villa della famiglia Gallo donata negli anni ‘50 alla città di Osimo, dal 1 gennaio è entrata nel patrimonio dei beni dell’Inrca di Ancona ed il discendente della nobildonna ha invitato le istituzioni a rispettare le volontà testamentarie di sua zia. “Solo 10 giorni fa l’ Inrca é entrato in possesso del Muzio Gallo, pertanto penso sia davvero troppo presto per giudicare ed esprimere un giudizio sul futuro dell’immobile e dell’area. E’ naturale per tutti noi osimani – e sono sicuro anche per i vertici Inrca – che vengano rispettate le volontà testamentarie della contessa Gallo. – commenta Simone Pugnaloni, primo cittadino di Osimo – Solo in futuro potremo fare bilanci. Per ora, per come è stato approcciato il rapporto dell’Inrca circa la gestione del nostro ospedale, sono convinto che ci siano tutti i presupposti per fare bene. Resto a disposizione per far sì che tu, caro Stefano, possa incontrare di persona il direttore generale Inrca al fine di sottolineare personalmente quelle che erano le volontà della contessa sul futuro della struttura, da molti anni ormai all’abbandono”.
Nel suo intervento su facebook, oggi pomeriggio il simone Pugnaloni non ha tralasciato di lanciare una bordata politica alla consigliera di minoranza Maria Grazia Mariani. “Caro Pier Stefano – ha aggiunto il primo cittadino di Osimo – allo stesso tempo, però, ti invito a non prendere troppo sul serio le uscite mediatiche della consigliera comunale Maria Grazia Mariana, sempre in cerca di un posto al sole e di un po’ di visibilità, speculando spesso su questioni sensibili e delicate. Il peggio della politica. La lettera inviata al sindaco, però, avresti dovuto rivolgerla direttamente alla nuova proprietà del Muzio Gallo, sai benissimo che il sindaco non ha alcun potere gestionale a riguardo”.
La capogruppo del Gruppo Misto è stata molto diretta nella replica, dicendo la sua nel battibecco social. “Caro Sindaco io ho semplicemente fatto quello che avresti dovuto fare te: cioe’ informare gli osimani sul destino dei beni acquistati con i loro soldi (come molti terreni) o ricevuti dalla comunita’ osimana per donazione. – ha risposto Maria Grazia Mariani – Tu non solo non hai dato l’informazione ma non ti sei neanche preoccupato di chiedere alla Asur la restituzione di quei beni ai legittimi proprietari e cioe’ a favore della comunita’ osimana. Per di piu’ hai lasciato che quei beni fossero classificati come disponibili senza lasciare segno delle volonta’ della nobildonna, ne’ ti sei prepccupato del destino degli altri beni nonostante si trovino tutti all’interno del territorio comunale. L’Inrca puo’ disporre di quei beni come vuole in qualsiasi momento. Fossi stata io al tuo posto avrei fatto di tutto per acquisire al patrimonio comunale cio’ che e’ stato ceduto all’Inrca. La comunita’ osimana fin’ora ha solo dato e ricevuto nulla. Peccato. Ma io non mi fermero’ qui con un semplice comunicato”.
L’ex Muzio Gallo, come la chiesa dell’ospedale, lo stesso fabbriacato del Ss. Benevnuto e Rocco, e l’ex consultorio di piazza Giovanni XXIII sono considerati ‘Beni indisponibili’ con il vincolo di destinazione sanitaria. Non c’è alcuni vincolo invece sui 16mila mq. del parco dell’ex Muzio Gallo, come si evince dai documenti allegati dalla determina del direttore generale dell’Area Vasta 2, che lo scorso 29 dicembre ha recepito i dettami della legge regionale sullo scorporo dell’ospedale di Osimo per la cessione all’Inrca, pubblicati di seguito.
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