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Omicidio Rapposelli, nuovi esami
sul corpo per cercare il dna
di Pino e Simone Santoleri

DELITTO - Disposti ulteriori accertamenti sulla salma della donna e su quello che rimane dei vestiti indossati il giorno del ritrovamento del cadavere in un dirupo di Tolentino. L'obiettivo della procura è cercare nei reperti tracce di dna degli indagati, ma anche riscontri per poter definire le cause della morte della 64enne

 

Giallo Rapposelli, disposti dalla procura nuovi accertamenti sul cadavere e sui vestiti della pittrice per scovare tracce di dna degli indagati, Giuseppe e Simone Santoleri, rispettivamente padre e figlio maggiore della donna. È questa l’ultima disposizione ordinata dalla procura dorica per cercare di accelerare le indagini legate al delitto della 64enne, trovata morta il 10 novembre in un dirupo della contrada Pianarucci, a Tolentino. Le nuove verifiche partiranno il 25 gennaio all’obitorio di Macerata, dove ancora è conservato il corpo della 64enne. Secondo quanto descritto nel provvedimento redatto dal pm Andrea Laurino, è necessario procedere a un’ulteriore acquisizione dei reperti sulla salma e sugli indumenti che la stessa pittrice portava il giorno del ritrovamento del cadavere. E dunque:  un paio di leggins maculati, un giaccone scuro e una scarpa rosa. Addosso a quel che rimaneva del corpo, trovato in un avanzato stato di putrefazione, i carabinieri e il medico legale avevano anche rinvenuto un orologio in acciaio e due collanine di stampo religioso. Gli accertamenti serviranno agli inquirenti per andare  a caccia del dna degli indagati ma anche per trovare qualche riscontro che possa far luce sulle cause della morte della pittrice, ancora non del tutto chiare, dato che al momento dell’autopsia non erano emerse particolari evidenze.



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