Campeggio Il Conero di Portonovo, la fine del calvario potrebbe essere in vista. Il caso del camping è tornato in discussione alla commissione urbanistica, stavolta con buone notizie per la riapertura. A riferirlo è la consigliera comunale M5S Maria Ausilia Gambacorta. Per il Comune, il campeggio potrebbe riaprire in tempo utile per la prossima stagione estiva. Decisiva la vittoria al Tar dei soci della cooperativa, che hanno visto riconosciuto dalla magistratura il ripristino dei luoghi, dopo il sequestro disposto dalla procura nel lontano giugno 2010. A bloccare la riapertura del camping lo scorso anno, nonostante l’assoluzione in Corte di Appello nel gennaio 2017 di tutti i 7 indagati per presunti abusi edilizi e reati ambientali, era stato il parere negativo della Soprintendenza regionale, secondo cui andava ripristinato lo strato di terreno naturale e originale del campeggio. Un’operazione tecnicamente impossibile, aveva fatto notare l’avvocato difensore della coop, Riccardo Leonardi. Della stessa idea il Tar, che ha accolto il ricorso dei soci del camping. A questo punto, mancherebbero pochi lavori di adeguamento dei bagni e di autorizzazioni per poter riaprire il camping Il Conero, nato nel 2008 dal trasferimento del campeggio Adriatico e subito stoppato dalla procura due anni dopo. Per Portonovo significa recuperare 120 piazzole sosta per camper, roulotte e oltre 70 posti tenda, che nell’arco di una stagione possono valere oltre 6mila visitatori. L’impegno del Comune, ribadito dall’assessore Pierpaolo Sediari davanti alla commissione urbanistica, è quello di collaborare per consentire la riapertura del camping in tempo utile per la stagione 2018. “Questa notizia mi rende felice poiché conosco i sacrifici economici dei soci e perché ritengo che il turismo sia una risorsa. L’apertura del campeggio gioverà ai soci ed ai non soci ed a tutta la città” commenta la consigliera M5S Maria Ausilia Gambacorta, riferendo i lavori della commissione urbanistica.
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Micucci Antonio è vero?
Complimenti ragazzi
Chi può dirlo
Sarebbe la cosa più bella che il comune potesse fare