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Trionfo 5 Stelle, Bracalente esulta:
«Non chiamatelo voto di protesta,
la gente vuole il cambiamento»

POLITICHE 2018 - Mister Nero Giardini commenta i risultati elettorali dopo aver sostenuto Di Maio: «Le aziende sono in crisi, le difficoltà ci sono e i rappresentanti della politica tradizionale non fanno nulla»

 

di Paolo Paoletti

E’ stato tra i primissimi imprenditori a dare la propria fiducia incondizionata al candidato premier Luigi Di Maio e al Movimento 5 Stelle. Era lo scorso 20 gennaio quando il leader del Movimento visitò lo il centro logistico di Fermo (leggi l’articolo) definendolo una delle realtà produttive all’avanguardia a livello nazionale e non solo. Oggi Enrico Bracalente, ovvero mister NeroGiardini, una delle aziende italiane simbolo del Made in Italy nel mondo e punto di riferimento del distretto della calzatura delle Marche, commenta quelli che sono stati i risultati elettorali.

Un voto che vede, anche nella sua provincia fermana, una vittoria importante dei pentastellati con il successo di Giorgio Fede all’uninominale al Senato e di Mirella Emiliozzi alla Camera. Sul fronte opposto la ‘scomparsa’ dal panorama politico dei rappresentati dei partiti tradizionali, in primis Forza Italia e Partito Democratico.  Enrico Bracalente che, per prima cosa, vuole evidenziare un aspetto su tutti: “Non chiamatelo voto di protesta, la gente vuole il cambiamento”.

Mister NeroGiardini annuncia:”Già l’avevo anticipato prima a qualche amico e collega. Quello che abbiamo di fronte non è un voto di protesta, ma un voto di cambiamento, ed è molto diverso. Già prima delle elezioni la tendenza di moltissimi elettori era quella relativa al voto ai 5 Stelle e alle Lega per un cambiamento, la gente è stanca, non ne può più. I cittadini hanno deciso di votare questi due nuovi partiti. In questi giorni mi sono confrontato con colleghi, amici e anche familiari e le percetuali potevano essere riassunte con un buon 70% per i 5 Stelle e 30 per cento per la Lega”.

Chiediamo a Bracalente quali possono essere state, secondo lui, le cause, anche nel mondo dell’impresa fermana e marchigiana, di questa rivoluzione a 5 Stelle:  “Le aziende sono in crisi, le difficoltà ci sono e i rappresentanti della politica tradizionale non fanno nulla”.

Dito puntato in primis contro Forza Italia: “Da 10 anni ormai presentano alla Camera figure come Baldelli. Lo si vede in questo periodo elettorale e poi non lo vedi più. Prendiamo anche Cangini, l’ex direttore de Il Resto del Carlino. Quando mi è venuto a trovare, la scorsa settimana,  ha illustrato quello che farà nelle Marche, ma sappiamo bene che sono figure che vengono candidate nel collegio per poter andare a Roma e poi non si vedono più. Figure politiche che vengono dirottatte nei collegi solo per essere eletti e non per il territorio. Nel Movimento 5 Stelle tutti i candidati sono invece del territorio. Credo che la Emiliozzi invece possa fare tanto. Se gli altri rappresentanti locali non sono stati eletti si vede che hanno sbagliato“.

La critica di Bracalente al centro destra è quanto mai chiara: “Non hanno candidato Saturnino Di Ruscio, l’unico che avrebbe portato a casa il collegio, anzi, gli hanno fatto tutti la guerra. Ce l’avevamo un candidato del territorio che avrebbe potuto vincere mentre ora non abbiamo praticamente alcun referente del Fermano. Chi è causa del proprio male pianga se stesso. Servivano le persone giuste al momento giusto. Anche Berlusconi deve assumersi le proprie colpe se, ad esempio, l’Italia è arrivata ad un debito pubblico di 2 mila e 300 miliardi di Euro. Non può dare la colpa solo al centro sinistra. Ha governato una decina d’anni e non è stata fatta un’economia di scala per contenere le spese. Oggi se non abbiamo potere contrattuale con l’Europa è perché siamo indebitati fino a sopra la testa mentre con un debito contenuto l’Europa ci avrebbe rispettato di più”.

Mister NeroGiardini conclude: “Vi sembra per caso un voto di protesta? No, la gente ha detto chiaramente di volere un cambiamento”.

 

 

Di Maio a Fermo riceve la ‘benedizione’ di mister NeroGiardini: ”Ho fiducia in Luigi e nel Movimento” IL VIDEO DELL’INCONTRO

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