Il Governo, attraverso l’organizzazione no-profit ‘Conibambini.org’, nell’autunno 2017 ha emanato il bando ‘Nuove generazioni’, per azioni di contrasto alla povertà educativa, chiamando in causa scuole, amministrazioni comunali, associazioni no-profit del terzo settore. Su iniziativa della Ama onlus, grazie all’idea della pedagogista Annunziata Brandoni, già preside dell’Ic ‘P.Soprani’, a Castelfidardo si sono riunite attorno all’idea progettuale ‘La città educante’ le principali realtà del paese che si occupano di educazione: le scuole (IC Mazzini, Ic Soprani e Iis Meucci), l’Amministrazione comunale di Castelfidardo e diverse associazioni non a scopo di lucro (Ama, Annfas, Aimc, Albero delle Stelle, Fondazione Ferretti, Associazione amici-artigiani della fisarmonica), come pure altre realtà che, seppure non come partner di progetto, comunque si sono dichiarate disponibili a collaborare.
“In pratica tutta una città si mette in cammino per offrire ai nostri bambini la possibilità di crescere in una comunità che si propone di creare occasioni perché non siano abbandonati a se stessi in una società dove il pericolo di perdersi è sempre più in agguato. – spiega l’assessore Sergio Foria- Dopo diversi incontri per la definizione del progetto, considerato che l’ente responsabile avrebbe dovuto essere una Onlus, si è scelto l’Annfas come capofila e gestore dello stesso”. Il 9 febbraio scorso, grazie all’enorme lavoro di adattare alla piattaforma il progetto ed elaborarne il complesso piano finanziario effettuato dall’assessore al bilancio, Sergio Foria, il progetto è stato inviato e a tutt’oggi si è in attesa di sapere se sarà o meno tra i progetti che saranno finanziati.
“La finalità de ‘La città educante’ – spiega Foria- è avviare la creazione di una comunità unita per uno scopo comune: contrastare gli effetti della povertà educativa derivante da disagio socio-economico e/o da inadeguatezza genitoriale (permissivismo, mancata educazione al rispetto di sé e degli altri, eccesso di libertà in un’età, quella della preadolescenza – 10/14 anni – in cui molti ragazzini non sanno essere liberi responsabilmente e la mancata presenza della famiglia in termini fisici ed educativi li può portare fuori strada). Ci si propone pertanto di realizzare azioni efficaci per mettere a disposizione dei bambini/preadolescenti spazi verdi attrezzati e strutture per centri di aggregazione dei ragazzini e delle famiglie e che nel contempo favoriscano l’integrazione delle varie forme di diversità presenti nel nostro territorio”.
Altro importante obiettivo coinvolge direttamente le realtà scolastiche grazie all’intento di affiancare e supportare la scuola nell’azione di prevenzione dell’insuccesso scolastico, spesso causa di avvio ad altre forme di devianza (vandalismo, abuso di alcol e droghe, violenza di genere etc) e nella lotta al bullismo e cyberbullismo). “Il progetto è ambizioso – fa osservare l’assessore- , ma riteniamo che sia fondamentale se vogliamo formare gli uomini del prossimo futuro, invece di buttare soldi per rimediare, e spesso senza successo, i guasti di una città diseducante. I bambini non nascono bulli, vandali, teppisti o consumatori di alcol e droghe, ma alcuni ci diventano. E allora la colpa è nostra. Per questo dobbiamo rimboccarci le maniche e mettere a disposizione dei nostri figli il nostro tempo e le nostre energie”.
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