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Una “talpa” in commissariato:
poliziotto indagato e sospeso dal servizio

SENIGALLIA – Gli investigatori della squadra mobile hanno ritirato pistola e distintivo ad un ispettore capo, indagato con l'accusa di accesso abusivo al sistema informatico e corruzione

 

Commissariato di Senigallia

 

Sono stati i colleghi della squadra mobile di Ancona a notificargli l’avviso di garanzia e a farsi consegnare pistola e placca da poliziotto. Sospeso dal servizio, perché indagato, con accuse gravi per un servitore dello Stato: corruzione, rivelazione di segreto di ufficio e accesso abusivo di sistema informatico. A finire sotto indagine è un ispettore capo del commissariato di polizia di Senigallia di 54 anni. Venerdì si è visto i colleghi della polizia bussare alla porta di casa, per quella perquisizione domiciliare che di certo non si sarebbe mai aspettato di dover subire. L’uomo da mesi era finito al centro dell’indagine condotta dagli investigatori della squadra mobile del dirigente Carlo Pinto e coordinata dai pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai della procura di Ancona. Secondo l’ipotesi della procura, tra il 2017 e il 2018 il poliziotto avrebbe sfruttato la sua posizione per accedere al database della Questura e rivendere informazioni sensibili ad agenzie investigative private dell’Emilia Romagna, guadagnando così migliaia di euro con la cessione illecita di dati. Di qui l’accusa di corruzione. Le indagini, basate sopratutto su intercettazioni telefoniche, non sono ancora concluse. Al poliziotto è stato notificato l’avviso di garanzia e la misura cautelare interdittiva dal servizio, disposta dal tribunale, con cui è stato sospeso da lavoro. Durante la perquisizione di venerdì, sono stati sequestrati i pc che l’uomo aveva in casa, uno smartphone e 160 euro in contanti. Ora l’uomo è indagato a piede libero, ma di certo dovrà affrontare l’onta di un’indagine che rischia di rovinare una carriera a circa due anni dal pensionamento. L’indagato è in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip, dove potrà fornire la sua versione dei fatti. Al momento le accuse che vengono respinte dalla difesa del poliziotto, rappresentata dall’avvocato Federica Guarrella. “Rigettiamo tutte le contestazioni mosse finora” fa sapere il legale.

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