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Dichiarato il fallimento della Cosmo srl,
Marchionni: “Nessuna ripercussione sull’interesse pubblico”

FERMO - Nominato curatore fallimentare Germano Nicolini. Mario Marchionni, in merito ai progetti portati avanti con le amministrazioni: "Non ci sono concessioni edilizie sospese dal fallimento dal momento che non c'è una sola concessione approvata"

Il tribunale di Fermo

Dichiarato il fallimento per la Cosmo Srl, l’importante società edile quanto mai attiva nel territorio fermano e riconducibile a dei progetti di riqualificazione che avrebbero comportato l’interazione con la pubblica amministrazione, come nel caso di Porto San Giorgio  o di Osimo per l’ampliamento del by pass di via Linguetta e della bretella da via Montefanese a servizio del nuovo centro della Lega del Filo d’Oro. Il tribunale fallimentare ordinario di Fermo ha infatti dichiarato ufficialmente la liquidazione dell’azienda. Sempre all’interno della stessa sentenza è stato nominato come curatore fallimentare Germano Nicolini con l’opzione dei due giorni di tempo per l’accettazione dell’incarico. Nicolini che, a parte confermare l’accettazione della nomina, si riserva del tempo per prendere visione di tutta la documentazione e poi valutare le migliori soluzioni per la liquidazione.

Lapidario il commento, o meglio, la risposta di Mario Marchionni, attuale liquidatore della Cosmo, e già amministratore delegato della stessa, in merito ad eventuali conseguenze per i progetti in ballo con le pubbliche amministrazioni locali: “Nessuna ripercussione sull’interesse pubblico per un semplice motivo: non ci sono concessioni edilizie sospese dal fallimento dal momento che non c’è una sola concessione edilizia approvata. Sì, in tutto il capitale della società non vi è una sola concessione autorizzata. Ora chi acquisterà i beni della Cosmo farà di questi ciò che vorrà. Dopo tre anni di concordato, tre anni duri e non facili, è arrivata questa sentenza“.

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