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Ex Consorzio Agrario,
il Consiglio di Stato
respinge i ricorsi Ce.Di. Marche

OSIMO – Il Conad di via Montefanese ha tutte le carte in regola secondo i giudici della IV Sezione di Roma, che in un'unica sentenza hanno esaminato i tre appelli pendenti nella complicata causa del centro commerciale. L'avvocato Maria Lalla: “La posizione era legittima fin dall'inizio, finalmente abbiamo avuto giustizia”

 

Centro commerciale all’ex Consorzio Agrario, il Consiglio di Stato mette un punto fermo nella battaglia legale tra il costruttore e il proprietario Alberto Simonetti e la catena di supermercati concorrenti di Ce.Di. Marche. In un’unica sentenza, la IV Sezione di Roma, presieduta dal giudice Filippo Patroni Griffi, ha respinto i due ricorsi di Ce.Di., mentre ha accolto il ricorso della società F.lli Simonetti. La prima udienza era stata fissata lo scorso 9 novembre, ma sono serviti mesi per arrivare alla sentenza che ripercorre 6 anni di durissimo contenzioso e con cui si ribadisce sostanzialmente che sì, il Conad di via Montefanese costruito sulle ceneri dell’ex Consorzio Agrario ha tutte le carte in regola dal punto di vista urbanistico per poter continuare legittimamente la sua attività. Soddisfazione da parte dell’avvocato Maria Lalla, legale di Simonetti. “La nostra situazione era legittima fin dall’inizio, è stata travisata in diverse sedi, ma finalmente abbiamo avuto giustizia – commenta Lalla -. Ora la vicenda è chiusa.” Di parere opposto il legale difensore dei punti vendita Ce.Di., rappresentati dall’avvocato Roberto Gaetani. “Abbiamo subito una serie di forzature interpretative, secondo i giudici dovevamo già essere a conoscenza della variante urbanistica dal momento in cui era stato apposto il cartello edilizio e così via. Una serie di cavilli, ma sul merito il Consiglio di Stato non ha cercato di affrontare la situazione. Purtroppo non abbiamo la possibilità di impugnare questa sentenza” commenta l’avvocato Gaetani. Con l’ultima parola della magistratura, decade anche la possibilità dei supermercati concorrenti di chiedere un risarcimento danni in sede civile per i mancati incassi che avrebbero subito a causa della “concorrenza illecita” del Conad, una strategia minacciata ma ora divenuta impraticabile. La vicenda ha avuto origine nel 2012 con la revoca, da parte del comune di Osimo, del piano di recupero urbano del 2008 (Pau), per applicare invece all’ex consorzio l’ampliamento consentito dal Piano Casa. Una procedura che i supermercati concorrenti hanno impugnato al Tar, ottenendo l’accoglimento del loro ricorso, ma il caso è stato sanato con la successiva variante urbanistica del 2015, che oggi il Consiglio di Stato riconosce legittima, definendola “inoppugnabile”.

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