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Festa del Rosso Conero,
Rabini interroga
sui permessi dei gazebo

CAMERANO - Il capogruppo di Operazione Futuro chiede spiegazioni sul perchè, con l'arrivo degli stand, perdono validità le autorizzazioni concesse alle strutture dei commercianti cameranesi che hanno già pagato la tosap e suggerisce di apportare modifiche al regolamento

L’edizione 2017 della Festa del Rosso Conero

Lorenzo Rabini, capogruppo di Operazione Futuro, interviene su una questione che sta facendo discutere e non poco i commercianti e gli esercenti del centro storico di Camerano che in genere da primavera a fine settembre fanno domanda per avere uno spazio esterno, una struttura dove ricevono i clienti all’aperto e quindi in particolar modo bar, ristoranti, caffetterie, pizzerie, gelaterie. Sul caso è stata presentata una interrogazione urgente. “Il nodo della questione – spiega Rabini – sta nella gestione da parte dei commercianti di queste strutture esterne per le quali in genere ottengono un permesso di alcuni mesi, quelli che vanno da primavera a dopo la festa del Rosso Conero in settembre. Ed è proprio il ‘Rosso Conero ’che sta creando problemi per questi permessi. Infatti, gli esercenti ottengono un permesso per la realizzazione di strutture anche molto belle al centro del paese ma poi nel periodo della festa del Rosso Conero, le stesse strutture perdono per alcuni giorni la ‘validità’ in quanto si entra in una fase in cui la gestione del Rosso Conero è appannaggio della Pro Loco che ha vinto il bando per l’organizzazione della festa e che ovviamente ha anche il compito della programmazione degli eventi e di tutte quelle attività d’impresa che vengono da fuori o che sono nel nostro territorio comunale coinvolti economicamente nella gestione della manifestazione. Ma i commercianti del centro storico che hanno già pagato la tassa sull’occupazione del suolo pubblico per tutti i mesi richiesti, si trovano nella paradossale circostanza o di smontare la struttura e poi di rimontarla finita la festa, o di pagare un contributo economico richiesto dalla Pro Loco in quanto ‘soggetti’ ubicati nel pieno centro storico e quindi direttamente coinvolti nell’ambito della tre giorni del ‘Rosso’”.

Lorenzo Rabini

Rabini ricorda poi che l’altra difficoltà sollevata dai commercianti riguarda proprio quel contributo economico alla Pro Loco, “nel senso che gli esercenti – evidenzia – non si tirano indietro rispetto ad una quota con la quale partecipare all’organizzazione della Festa, ma hanno problemi ad accettare un esborso obbligatorio pena appunto la rimozione della struttura. Si comprende dunque che ci sono delle oggettive problematiche che la nostra Amministrazione Comunale deve affrontare per riuscire a far quadrare le necessità e le esigenze di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nel “Rosso Conero”, da chi organizza e ha la gestione dell’evento, ai locali del centro storico, all’utenza in generale; insomma è ora di far chiarezza anche sulla gestione di queste strutture temporanee e sulla loro validità anche durante la festa del ‘Rosso Conero’ evitando guerre tra persone che invece dovrebbero essere tutte coinvolte nel successo stesso della manifestazione, ed è per questo che ritengo opportuno un incontro al più presto tra tutte le parti attive, oltre alla eventuale necessità di apportare, se ci fosse bisogno, modifiche regolamentari necessarie inerenti la gestione della festa. E’ importante la tutela e la valorizzazione di questo evento , ma è altresì importante la tutela delle nostre imprese commerciali” .

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