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Case popolari agli anconetani,
Rubini contro Tombolini
«Inseguire la destra non è la risposta»

ANCONA – Il candidato sindaco di Altra Idea di Città ribatte all'avversario di 60100 e centrodestra. “Il tema delle politiche abitative non è la contrapposizione tra anconetani e non anconetani, ma il recupero del patrimonio immobiliare ad uso sociale”

Il candidato sindaco di Altra Idea di Città Francesco Rubini

Politiche abitative, botta e risposta tra candidati sindaco. Stefano Tombolini, sostenuto dalle civiche 60100, Servire Ancona e dal centrodestra di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Udc, ha lanciato la sua proposta: cambiare le regole dell’assegnazione per riservare l’80% degli alloggi agli anconetani. Netta la replica del candidato sindaco di Altra Idea di Città Francesco Rubini. “Tombolini non è civico e soprattutto non è libero. L’alleato ingombrante non ha tardato a imporsi. Tombolini sa bene che Ancona ha un enorme problema di sotto utilizzo del suo patrimonio immobiliare privato e pubblico, da recuperare all’uso abitativo sociale” commenta Rubini. “Tanti edifici, troppi, sono abbandonati ed in degrado. Il mercato fermo nonostante un costante decremento dei prezzi ormai decennale. Quindi risulta chiaro a tutti, ed anche a Tombolini, che serve un ragionamento ed una azione straordinari e che il problema non può ridursi ad una mera questione di cittadinanza. Ma, vista la compagnia che si è scelto, Tombolini deve dedicarsi alla propaganda: contrapporre “anconetani” (con quale congruo pedigree?) e non anconetani ( a loro volta divisi in sottocategorie?). Come può essere la sua proposta alternativa alla incuria, alle alienazioni (spesso non riuscite) in svendita ed ai cambi di destinazione d’uso in favore della speculazione e senza alcun vantaggio concreto per i cittadini? Non può” conclude Rubini.

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