di Sara Bonfili
Sono iniziati stamani i lavori di trasferimento del materiale contenuto nell’asilo di via Petrarca Giro Girotondo. L’asilo non è stato giudicato a norma riguardo i valori di vulnerabilità sismica, troppo bassi rispetto agli standard consentiti dalla legge e l’amministrazione ha pensato di trasferire i bambini in un altro complesso. Oggi l’asilo è chiuso e i lavori di adeguamento dell’altra struttura, il primo piano della scuola E. Fermi, che ospita al piano terra anche i bambini della scuola Don Petruio demolita dopo il sisma e ora in costruzione, dovrebbero concludersi il 2 maggio prossimo, a quanto ci comunica l’assessore ai Lavori Pubblici Pascucci. Ieri alle 18 il primo incontro con gli operatori dell’asilo e i genitori, stamattina un ulteriore incontro con i responsabili della struttura educativa in Comune. Le operatrici dell’asilo dicono di non aver notizie sulle date di trasferimento e sui dettagli dello stato della struttura, ma ci informano dell’incontro di stamani. L’assessore Pascucci assicura che i genitori dei bimbi dell’asilo e gli operatori hanno dimostrato comprensione e collaborazione e che saranno frequentemente aggiornati sull’avanzare dei lavori, sia se questi dovessero avere dei ritardi, sia che si concludano prima. “Nel frattempo, per venire incontro ai bisogni dei genitori, è stato attivato un servizio di baby sitting presso la scuola Fermi, con orari comodi e vicino ai locali degli studenti della Don Petruio, da oggi a quando si concluderanno i lavori di adeguamento del primo piano».
«I lavori riguardano i bagni, che dovranno essere dotati dei sanitari adatti ai bambini, a la suddivisione di alcuni spazi per le attività dei bambini, e sono già stati affidati a un’impresa edile, che li dovrebbe concludere il 2 maggio», dice Pascucci.
I controlli di vulnerabilità, ha affermato il sindaco Santarelli in una nota stampa, hanno «un valore di molto inferiore rispetto al minimo previsto per legge» e «dipendono dalle caratteristiche con cui la struttura è stata realizzata». Non sono mai stati calcolati questi valori, come conferma l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Pascucci, poiché vengono definiti unatantum per gli edifici pubblici cosiddetti «strategici», tra cui scuole, sedi municipali e strutture ospedaliere. La legge 61/1998, quella relativa alla ricostruzione post sisma del 1997 nelle Marche e in Umbria, all’articolo 2 prevedeva un’indagine di questo tipo. Attuata dal D.G.R. n. 712 del 4 aprile 2001 nell’ambito dell’intesa istituzionale Stato-Regione del 2000, che aveva attivato «una prima indagine sulla verifica della vulnerabilità e del danno atteso da rischio sismico su oltre 50 Comuni della fascia montana, colpiti dal sisma, esaminando 449 edifici» (fonte: Protezione Civile Regione Marche).
Il possibile argomento che si potrebbe sollevare è quello della mancanza di fondi per controlli di questo tipo, anche se in passato, nell’ambito di un accordo di programma quadro tra Regione, Ministero Economia e Finanze e Protezione Civile, per alcuni edifici strategici è stato previsto il cofinanziamento al 50% (previo ok del proprietario ad accollarsi il restante 50%). Nell’elenco pubblico di scuole cofinanziate per i controlli di vulnerabilità, di Fabriano, figurano soltanto la scuola Media Marco Polo, la Scuola Elementare Mazzini, la Scuola Elementare Collodi.
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