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Nuovo Inrca dell’Aspio,
errori nelle fondamenta:
aumentano tempi e costi

ANCONA – Ci sono difetti in quel poco che è stato fatto finora per realizzare il nuovo geriatrico e ospedale di rete di Ancona Sud. La consigliera comunale di Osimo Maria Grazia Mariani: “Dieci anni di ritardi a cui si aggiungono altri 280 giorni di rinvii, dovremo attendere altri 4 anni per la conclusione dei lavori”

Il plastico del nuovo ospedale Inrca-ospedale di rete dell’Aspio di Camerano

Le gru ferme nel cantiere del nuovo Inrca all’Aspio di Camerano, foto del marzo 2017

 

Nuovo Inrca dell’Aspio, il cantiere più disgraziato della sanità marchigiana non trova pace. Dalle indagini dell’ufficio dell’edilizia sanitaria della Regione spuntano difetti anche in quel poco che finora è stato realizzato: ci sono errori nelle paratie che devono delimitare l’area di sedime dove sorgerà il nuovo ospedale di Ancona Sud. “Vizi diffusi sulle teste dei pali, non accettabili, in quanto sono tali da non garantire l’efficienza e la durabilità dell’opera durante la vita utile di progetto” si legge nella delibera dello scorso 23 marzo, con cui la Regione approva la variante ai lavori. In tutto, 15.891 euro di spesa in più per sanare i difetti (di cui la Regione ha chiesto risarcimento alla precedente ditta appaltatrice, la cordata Salini – Matarrese), oltre la perdita di tempo: il cantiere si allunga di almeno 280 giorni, circa 9 mesi, in aggiunta ai due anni e mezzo già previsti. Impossibile rispettare ora la scadenza del 2020 indicata dal presidente della Regione Luca Ceriscioli, nonostante il cantiere abbia ripreso vita dopo quasi un anno di stop, dovuto appunto ai difetti riscontrati nelle opere già eseguite. Se tutto va bene, per il taglio del nastro se ne riparlerà nel 2022. Cantiere disgraziato, si diceva, perché dal suo appalto nel 2012 si sono succedute ben 4 imprese, che hanno combattuto duramente per vie legali per ottenere i lavori, tra fallimenti e colpi di scena. A luglio del 2017 sembrava arrivata la fine dell’odissea, con la firma del nuovo e definitivo contratto di appalto per 52,8 milioni di euro (per un investimento finanziario di 79,5 milioni con importo a carico dello Stato di 39 milioni e a carico della regione di 40,4 milioni) con la cooperativa edile di Ravenna Cmc. Ma anche con il nuovo contratto sottoscritto, il cantiere non è ripartito. Il motivo lo spiega oggi questa variante al progetto approvato dalla Regione. Servono altri lavori da 15mila euro per rimediare ai “vizi occulti” scoperti nelle opere già realizzate, le paratie interrate a monte e a valle che delimitano l’area su cui sorgerà l’ospedale di rete per i Comuni di Ancona Sud, Osimo, Camerano e Loreto, oltre ad essere la sede dell’agenzia di ricerca sulla terza età Italia Longeva. “Così il costo lievita di altri 15 mila euro a cui si aggiungono i costi legali di tanti ricorsi e gli accordi bonari come quelli approvati con delibera di giunta regionale 1601 del 23 dicembre 2016 (circa un milione e mezzo di euro) – commenta la consigliera comunale del gruppo misto di Osimo Maria Grazia Mariani -. Il nuovo ospedale di rete viaggia con 10 anni di ritardo, i vizi ai pali costringeranno ad altri rinvii (280 giorni in più), dovremo attendere altri 4 anni per la conclusione dei lavori (sempre che non escano altri imprevisti). Nel frattempo l’ospedale di Osimo chiude. Chi dobbiamo ringraziare?” si chiede Mariani.

Incognita Inrca: cantiere al palo e vertici da rinnovare

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